Il Grand Hotel Fasano compie 135 anni di storia e tradizione

Il Grand Hotel Fasano & Villa Principe di Gardone Riviera (BS), albergo storico 5* Lusso costruito nel 1888 sulla sponda occidentale del Lago di Garda, spegne 135 candeline.

Nominato Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali nel 1989, è da sempre simbolo della pionieristica attenzione turistica della Riviera del Garda, tanto che già alla fine dell’800 si configurava come una meta di riferimento invernale per numerose famiglie della nobiltà austriaca e tedesca, che qui svernavano per il clima mite e per i panorami naturali senza eguali.

“I primi progetti del Grand Hotel Fasano compaiono su una mappa austriaca del 1852, conservata al catasto storico di Brescia, dove uno schizzo del 1888 traccia la prima sagoma dell’albergo” ha dichiarato la famiglia Mayr, attuale proprietaria della struttura. “Da quel giorno a oggi sono passati 135 anni e l’albergo è ancora sotto la gestione della nostra famiglia. È una soddisfazione che va al di là di ogni aspettativa”.

                      DALL’APERTURA AGLI ANNI ’30: ESCLUSIVITÀ PER OSPITI ILLUSTRI

Fin dal 1888 è l’attenzione ai dettagli a fare la differenza. Gli alti standard imposti dal primo giorno sono sempre confermati negli anni a venire, motivo per il quale il Grand Hotel Fasano si afferma da subito come una tappa fissa per la clientela d’élite, che qui può usufruire di lussi come i servizi al piano e il riscaldamento e l’acqua calda nelle camere.

Il contesto naturale, un parco secolare che accoglie anche rare specie botaniche e arboree, e i servizi presenti - un ristorante à la carte, un elegante caffè, la sala da biliardo, il campo da tennis, uno stabilimento balneare e terrazze con una splendida vista sul parco affacciato sul lago – sono un plus che in pochi possono vantare all’epoca.

Nel 1903, un ampliamento giustificato dalla crescente richiesta ricettiva permette al Grand Hotel Fasano e all’intera Riviera del Garda, grazie anche ad altri importanti investimenti, di fare il grande salto tra le destinazioni turistiche invernali europee per abitanti d’oltralpe, aristocrazia nordica, artisti e scrittori di pregio.

Parte degli storici clienti che hanno soggiornato in Riviera sono stati ritrovati nel Fremdenliste, un gazzettino mensile pubblicato a Salò. Tra questi, figurano anche nomi illustri: l’appassionato frequentatore di giardino, ristorante e bar Gabriele D’Annunzio, che lascia una lunga dedica di tre pagine nel “libro d'oro” del grande albergo, lo scrittore tedesco premio Nobel per la letteratura nel 1910 Paul Heyse, cliente affezionato dell’albergo. Gustav Klimt, che qui dipinse “Italienische Gartenlandschaft” e “Malcesine am Gardasee”, la Duchessa Katherine di Leeds e il Marchese di Carmarthen, e, infine, la Principessa e il Principe Albrecht zu Schaumburg-Lippe.

            DALLE DUE GUERRE MONDIALI A OGGI

La Prima e la Seconda guerra mondiale hanno causato danni irreparabili all’hotel. Se nel primo caso il confine di combattimento distava solo pochi chilometri dall’albergo, il quale fu sequestrato come bottino di guerra e successivamente gestito dall'Opera Nazionale Combattenti, nel secondo il Grand Hotel Fasano fu requisito tre volte: una prima dall'ospedale militare italiano e poi sequestrato dal comando tedesco che lo trasformò in ospedale di guerra, una seconda dalla quinta Armata Americana e una terza dagli Inglesi.

Nonostante gli enormi danni strutturali, grazie a un’ampia opera di restauro, il Grand Hotel Fasano riesce a riaprire nel 1948. L’arricchimento della popolazione meno abbiente amplia il target della struttura, che adesso si rivolge anche alla classe media.

L’ampliamento dell’albergo nel 1962 è l’ultima importante azione strutturale, alla quale seguono fondamentali ristrutturazioni: da un lato per mantenere l’hotel sempre al passo con i tempi, dall’altro per non intaccarne il fascino antico, che ancora oggi si può apprezzare attraversando le sue meravigliose sale. Che profumano di una storia, lunga 135 anni.

Nadia Afragola

Press Office Grand Hotel Fasano